E i progetti eugenetici vanno avanti. *

di Armando Ermini

Stati Uniti ed Europa, grandi Istituzioni private e addirittura la Commissione Europea, finanziano progetti di ricerca su come migliorare la specie umana, ossia per studiare come effettuare il trasferimento di materiale genetico per modificare tratti umani non patologici. Il National Institutes of Health (Nih) statunitense ha destinato 773.000 $ ad un progetto biennale di ricerca per lo sviluppo di linee guida per l’uso di soggetti umani in quella che potrebbe essere la prossima frontiera nella tecnologia medica – il miglioramento genetico. Dal canto suo l’Europa, per non perdere il futuro e promettente treno, finanzia il progetto Enhance. Migliorare le capacità umane: etica, regolazione e politica europea, al quale partecipano cinque università fra cui l’Università Vita Salute-San Raffaele di Milano. Si sta parlando di ricerca volta non a curare o prevenire l’insorgere di gravi malattie, ma alla fabbricazione di esseri umani con caratteristiche diverse e “migliori” di quelle che la natura ed il caso assegnerebbero loro. Si fantastica così di persone con grande capacità di memoria, o molto longeve, o semplicemente più forti e capaci di migliori performance fisiche e intellettive. Insomma il sogno di Galton e dei primi eugenisti è sempre più vicino a diventare realtà, o almeno si lavora alacremente, con soldi pubblici, in quella direzione.
Il pretesto è sempre lo stesso. La legalizzazione di ogni tipo di ricerca servirebbe a farla uscire dalla clandestinità e quindi diminuire i rischi di carattere etico. Intanto l’etica la si infrange o la si ridefinisce a piacimento, secondo il verbo relativista.
Alcuni ricercatori qualche scrupolo se lo fanno venire. Così Maxwell Melham, a capo del team finanziato dal Nih, ha ben presente che, dati i costi, solo chi è molto ricco si potrebbe permettere di pagarsi le migliorie genetiche; ed allora escogita la lotteria eugenetica di stato, ossia l’estrazione a sorte fra tutti i cittadini, di coloro che, a spese della società, sarebbero chiamati a usufruire del pacchetto di servizi eugenetici.
Altri scienziati, invece, il problema proprio non se lo pongono. Per esempio Julian Savulescu, allievo del famoso bioeticista Peter Singer, che partecipa al progetto europeo tramite l’università di Oxford. Dice Savulescu : un’obiezione alla ricerca sulle cellule staminali embrionali è che cannibalizza gli esseri umani, cioè uccide alcuni esseri umani per beneficiarne altri. Ammetto come vero l’argomento che l’embrione è una persona. Comunque, ucciderlo può essere giustificato.
Ora è chiaro. L’omicidio? E’ un tema eticamente sensibile, ma se ne può parlare. Vero signor ministro progressista Fabio Mussi?

* i dati e le informazioni sono tratti dall’articolo di A. Moresi “Spuntano i finanziamenti europei per il miglioramento genetico”, apparso su Il Foglio del 01/06/2006.

[13 giugno 2006]