Claudio Risé - La scoperta di sé.
Scoprire se stessi per essere felici
La scoperta di sé. I percorsi dell’individuazione
(di Claudio Risé, San Paolo Ed., 2018)
a cura di Ivano, il prode cavaliere del leone
È da poco uscito per San Paolo Edizioni l’ultimo libro di Claudio Risé: La scoperta di sé. I percorsi dell’individuazione. Ma perché recensire il difficile libro di uno psicanalista, che tratta appunto di parolone come “inconscio, sogni, archetipi e miti…”, sul sito dei Maschi Selvatici? Il fatto è che la capacità di prendere in mano la propria vita, con attenzione e responsabilità, riguarda molto da vicino noi maschi. È di questo infatti che parla Risé: provare a conoscere noi stessi per essere felici e rendere felici le persone che ci amano e che amiamo. Un percorso di ricerca dentro di noi con obiettivi difficili, mai raggiunti né raggiungibili, tutto in salita ma appassionante e da prendere con assoluta serietà dato che in palio c’è appunto la felicità.
Di felicità si parla molto in tv, negli spot pubblicitari, sui cartelloni che ammiccano dai lati delle strade e nei vari manuali di “autorealizzazione” pubblicati ogni anno. Eppure, nonostante tante facili ricette, le persone sono sempre più infelici. Lo sono fino ad ammalarsi di disagi psicologici che, come ha detto l’Organizzazione mondiale della Sanità, travolgeranno in modo crescente intere generazioni nei prossimi decenni. Non è però necessario scomodare i dati pubblicati da questa istituzione per capire come stanno le cose: basta aprire le pagine dei giornali per rendersi conto della follia che invade la vita di tutti e può riguardare anche noi da un momento all’altro. Che fare di fronte a tanto malessere, violenza, depressione e insoddisfazione? Beh, diciamolo subito: la proposta di ricerca della felicità contenuta nell’ultima opera di Risé non ha nulla a che fare con l’acquisto di merci firmate o servizi di telefonia mobile, non ha nulla a che fare con l’avere avere più giga o connessioni più veloci. Tantomeno ha a che fare con le chiacchiere mediatiche, i dibattiti politici o l’aumento dello spread. Il percorso proposto dallo psicanalista milanese è molto più essenziale e profondo: riguarda la nostra vita. E comincia con questo: “conosci te stesso”, come diceva l’esortazione iscritta nel tempio di Apollo a Delfi. È da qui che si parte, dice Risé, per scoprire chi si è, con i propri limiti e con le proprie capacità, con le proprie grandezze e con i propri difetti, con la propria singolarità e il proprio vivere in una comunità. Un lungo viaggio, descritto e commentato dall’Autore, che ci aiuta a far luce nella nostra interiorità con l’ausilio delle immagini inconsce profonde che vivono in noi da sempre e che l’uomo di tutti i tempi ha scandagliato con attenzione nei miti, nelle arti, nella letteratura e nella religione.
Un libro-viaticum dunque, questa Scopertà di sè, che ci aiuta a esplorare la “nostra” strada tra bellezza e ostacoli in cui però siamo in ottima compagnia: quella di tutta l’umanità che ha vissuto e vive da sempre gli stessi dubbi, le stesse ansie, le stesse passioni e gli stessi desideri pur rivivendoli ed elaborandoli con rinnovata creatività. E anche con la stessa urgenza: quella di accogliere il mistero della vita con dedizione e responsabilità personale. Anzi con una “cura assolutamente disciplinata”, direbbe Risé, che ci salvi dagli abissi di orrore di cui l’essere umano è capace (ed è meglio saperlo) e ci conduca verso esperienze di realizzazione personale più gratificanti e frammenti di vita più felici.