WILDERNESS
La Wilderness del mondo anglosassone, o Wildnis nel mondo germanico, è la “terra selvaggia” non condizionata dalla presenza dell’uomo, è la “natura incontaminata” non organizzata dall’essere umano: un aspetto fondamentale del mondo esterno, risorsa simbolica di sovrabbondanza naturale, diversità di forme, colori, suoni, luogo del dispiegarsi numinoso delle forze di vita e di morte. Visitando con devozione la “terra vergine” i Maschi Selvatici si propongono di far risuonare spiritualmente dentro di sé le forze inesauribili della natura primordiale: la Wilderness non è infatti soltanto un paesaggio esterno, ma è anche una dimensione della personalità umana di ogni tempo, è il nucleo di forze istintuali, spirituali e vitali, represse dalla “civilizzazione delle buone maniere” con i suoi dispositivi artificiali di controllo, e spesso soffocate anche sotto depositi culturali e tradizioni “museali”.
La Wilderness rappresenta il polo Altro, e trascendente, rispetto alla storia umana, e in quanto tale è spazio fortemente dinamizzante. Il ricorso alla natura incontaminata come luogo di conoscenza della realtà e delle spinte vitali è oggi indispensabile esperienza per dare pienezza alla nostra vita, personale e collettiva, e dunque restituire salute e dinamicità anche alla nostra civiltà.
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Claudio Risé: «La terra desolata della modernità»
da Attuali e inattuali. Il Blog di Andrea Scarabelli, blog.ilgiornale.it, 29/12/2017, (http://blog.ilgiornale.it/scarabelli/2017/12/29/claudio-rise-le-terra-desolata-della-modernita/ )
È appena uscito per Lindau un singolare libretto, firmato da Francesco Borgonovo e Claudio Risé. Vita selvatica è allo stesso tempo un dialogo tra due generazioni e una ricognizione sul nostro qui e ora, che si muove agilmente tra storia e archetipi, presente e passato, libertà e necessità, uomo e natura.
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“Se perdi la strada del bosco ti ammali…” e come guarire dalle malattie di oggi
In un libro appena uscito, che ho sfogliato ieri in una libreria, ho trovato questa frase: “se perdi la strada del bosco ti ammali, anche psichicamente”.
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Guido Venturini: “è l’albero che ha scelto me”
Intervista dei Maschi Selvatici all’artista della mostra “L’asse del mondo” (Faenza, 1-18 settembre 2017)
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Guido Venturini: "L'asse del mondo" in mostra a Faenza
L’esposizione “L’asse del mondo” di Faenza presenta l’ultima ricerca pittorica di Guido Venturini, una riflessione sul tema dell’albero. Come sempre Guido Venturini spinge l’indagine fino ai grandissimi formati a lui cari e qui ben rappresentati.
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