Guido Venturini: "L'asse del mondo" in mostra a Faenza
L’esposizione “L’asse del mondo” di Faenza presenta l’ultima ricerca pittorica di Guido Venturini, una riflessione sul tema dell’albero. Come sempre Guido Venturini spinge l’indagine fino ai grandissimi formati a lui cari e qui ben rappresentati.
Le opere, presentate da un saggio critico-poetico di Gian Ruggero Manzoni, sono a olio su tela di lino naturale: materiche con l’aggiunta di cere per la figura, diluite ed aeree nei fondi.
Allestita presso la Galleria Comunale D’Arte di Faenza (Voltone della Molinella, 2), inaugura venerdì 1° settembre alle 18,30 e sarà visitabile fino al 18 settembre con orari di apertura: 10 -12,30 / 16,30 -20.
L’opera nella presentazione di Gian Ruggero Manzoni:
“Molti non sanno che i Romani effettuavano pubbliche piantagioni, imitando le usanze dei Greci e dei popoli dell’Eurasia, presso i quali erano già diffuse la pratica dell’arboricoltura e dell’impianto di boschi (rimboschimento). Essendo gli alberi considerati sacri da tutte le culture e tradizioni, è facile comprendere il perché di tale sorta di ritualità. Inoltre non scordiamoci che le piante sono tra gli esseri viventi più antichi, infatti si considera un abete rosso, scoperto in Svezia, nel Parco Naturale di Fulufjallet, la creatura più vecchia presente sul pianeta; alle sue radice si attribuiscono 9.550 anni di età.
Ovvio che Guido Venturini conosce bene queste storie, così da dedicare all’albero la sua più recente serie di opere. Dopo i potenti Cristi in croce che ha presentato nella sua ultima mostra, ecco di nuovo apparire un soggetto che innalza l’esistenza, i valori della stessa, la forza primordiale, quella delle origini, proponendosi quale immagine archetipica, quale segno universale, quale “topos”, almeno in arte.
Per gli orientali sono numerosi i rimandi che l’immagine dell’albero suscita, in particolare che è connesso a ben “due regni”, la terra e il cielo, così da rappresentarne lo scambio e l’intima necessità di completamento, poi è simbolo di un percorso, quello che va dalla nascita, alla crescita fino all’evoluzione (“l’albero della vita”), con il perenne rinnovamento in essa contenuto. Ma torniamo al primo significato, a quello inerente la connessione fra i “due regni”. Unendo la terra col cielo l’albero attecchisce sia in basso che in alto, divenendo i suoi rami e le sue fronde radici nell’etere, ponendosi quale tramite fra il mondo oscuro e sotterraneo dell’inconscio e quello luminoso della coscienza e della fede. Infatti, nutrendosi sia del materiale sia dell’immateriale, l’albero condensa in sé una sorta di Epifania che di continuo si ripete. Diviene disvelamento dello spirito, dell’energia, che poi si condensa in una forma definita, affondando le sue “antenne inferiori” fin dentro la “sorgente sacra” che è posta nel cuore del globo, a seguire ecco le sue “antenne superiori” penetrare nell’amore divino, nella cosiddetta “opera compiuta”, che s’irradia nel cosmo, spargendo semi e germogli ovunque.
Questo procedere è anche dell’anima, di quel suo cammino iniziatico, di quel suo divenire asse portante di un mondo spiritualmente ordinato, quindi definitivamente compiuto. In ciò il messaggio che ci invia Guido Venturini: nell’attenzione a un solido porsi in vita tramite le frequenze che animano i suoi fondi in dissolvenza cromatica e luminosa, e questo il suono che giunge dalle sue foglie, quando il vento delle stagioni le carezza o le pizzica.”
GIAN RUGGERO MANZONI
Guido Venturini
Artista, architetto e designer di fama mondiale. Vive e lavora tra Alfonsine e Milano. Si laurea in architettura a Firenze spostandosi poi a Milano dove si perfeziona alla Scuola degli Artefici, Scuola Libera del Nudo e Accademia di Brera. È tra i fondatori del Bolidismo.Come designer ha creato i maggiori best-sellers di Alessi. È stato professore alla Facoltà di architettura di Firenze, alla Domus Academy e all'Accademia di Brera. È rappresentato dalla galleria SALAMON&C di Milano. Contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. +39 3482293511
Intervista a cura di Ivano