L'operaio eroe o servo della tecnica (De Benoist)

operaio

(A.de Benoist, trad. di M. Tarchi. Asefi, 2000)

 

 

 

I Maschi Selvatici hanno già individuato in Ernst Jünger uno dei loro Maestri. Ci sembra molto interessante perciò questo saggio di Alain de Benoist.Qui l’intellettuale francese si concentra soprattutto sulla Figura del Lavoratore descritta da Jünger nella sua   opera del 1932, Der Arbeiter (tradotta in italiano con il titolo L’Operaio).
Tra le due guerre mondiali Jünger intuisce come “lo spirito del progresso” non abbia sconvolto solo le tecniche di guerra: la “mobilitazione totale” si impone anche sul fronte del Lavoro. Che diviene la forma dominante del nostro tempo.
La qualità essenziale della Figura del Lavoratore non è però di natura economica.Il Lavoratore è una Figura metafisica che non si identifica con una classe sociale. In Der Arbeiter lo scrittore tedesco ripete in modo quasi assillante: “L’Operaio è colui che mobilita il mondo con la Tecnica” .
Allora Jünger credeva nella Tecnica come mezzo capace di scatenare quella tempesta di forze elementari che minacciano il mondo della sicurezza borghese. La spinta unificatrice della Tecnica viene insomma giudicata positivamente come condizione di superamento del nichilismo borghese.
De Benoist ha il merito di leggere L’Operaio guardando all’evoluzione del pensiero jüngeriano. A partire dall’ immediato secondo dopoguerra infatti, Ernst Jünger scrive diverse opere che assumono un punto di vista molto più severo rispetto al mondo tecnologico.
Questo cambiamento di prospettiva fu certamente influenzato dalla catastrofe della guerra e dai lavori pubblicati dal fratello Friedrich Georg su questo tema.
Specialmente nel Trattato del Ribelle, libro caro ai Selvatici, Ernst Jünger attacca la tecnologia titanica del nostro tempo. Ma sarebbe sbagliato rimproverare all’autore tedesco delle incoerenze. Come ha scritto Quirino Principe, “la visione d’insieme che Der Arbeiter disegna è già spettrale”.
E  l’Operaio  rimane una Figura fondamentale del nostro tempo: (anche il “Corporate manager”, il dirigente delle multinazionali  del 2000, é un  Operaio che partecipa alla “mobilitazione totale” imposta dalla Tecnica.
Quindi mentre  de Benoist propone uno schema hegeliano per interpretare le Figure jüngeriane (Operaio-tesi, Ribelle-antitesi, Anarca-sintesi),  sarebbe forse più giusto vedere nelle forme descritte da  Jünger  le diverse lenti attraverso cui egli ha osservato l’era della tecnica.