La morte è...

Passeggiando in riva al mare questa mattina presto
il mio pensiero era:
la morte non è stata,
la morte non sarà,
la morte è.

La morte è fuori dal tempo,
io non morirò, io sono morto,
almeno un po', per fortuna.
La morte
è dentro di me dalla nascita, lavora infaticabile,
fa spazio alla vita
pulisce le carogne a cui mi sono affezionato,
i pesanti cadaveri dei modi di non vivere,
più pesanti di Cristoforo sulle palle di Gesù.

Lodata sia la morte, sempre presente,
che mi inizia alla vita.
Benedetta sia la morte dei miei genitori
che ha varato la mia nave al di la della rada.

ciao G.


 

......

Qualcuno ha mai pensato che nascere è una fortuna?
Mi affretto ad informarlo, uomo o donna, che è una fortuna come morire, io lo so.

......

Che fandonia è questa intorno a virtù e vizi?
Il male mi spinge e la correzione del male mi spinge, io sto indifferente,
il mio passo non è il passo di chi censura, di chi respinge,
io innaffio le radici di tutto ciò che cresce.

Whitman


 

Bravo, Guido. E' proprio così: il giorno che cominciamo a nascere cominciamo anche a morire, il seme deve marcire per dar vita a una pianta, e anche le idee buone sono quelle che che sono pronte a morire per dare alla luce nuove idee, quelle che non vogliono morire sono zombi che aspettano un esorcista per poter morire.

Giacinto


 

Bellissima Guido, l'ho pensata uguale anch'io.

grazie Massimo


 

Il bene e il male, il bianco e il nero, la terra e il cielo, la salute e la malattia, lo yin e lo yang, la vita e la morte.................Bellissimo il tuo sentire sulla morte Guido, e soprattutto il tuo entrare il contatto con tutte le parti contrastanti che compongono l'universo ed anche noi stessi.

Ciao Andrea


 

lodata sia la morte, sempre presente,

che mi inizia alla vita.

benedetta sia la morte dei miei genitori

che ha varato la mia nave al di la della rada.

Già...queste madri imperiture, immortali, eterne... immense nello spazio, onnipresenti nello spaziotempo...Seppelliscono i loro padri, i loro mariti e, con scandalosa frequenza, i loro stessi figli. Finché la morte ci spia...

Rino


 

Già...queste madri imperiture, immortali, eterne...

immense nello spazio, onnipresenti nello spaziotempo...

soprattutto dentro di noi, quella e la vera e unica rovina

Seppelliscono i loro padri, i loro mariti e, con scandalosa frequenza,

i loro stessi figli.

avviene già prima della morte, trasformando la misteriosa imperscrutabile e affascinante rotta di un pianeta in un satellite geostazionario, un rottame adibito al controllo

Finché la morte ci spia...

..e noi l'amiamo come la vita stessa.

G.