Il Potere, i Mercanti, il Segreto e l'Amore

Ovvero dell'urgenza di uscire dalla Democrazia Giudiziaria
di Claudio Risé

 

crivelli

 

Antonello, 24 anni, di Colfosco, si é ucciso, impiccandosi a un ciliegio. Una vita spezzata a quell'età, per aver cercato un momento di intimità con un'altra persona ( una prostituta), é una responsabilità collettiva.Che deve spingere, per igiene mentale, e morale, la comunità a prendere coscienza di cosasiano, a che servano, e che effetti abbiano le norme di polizia definite "tolleranza zero" per i clienti delle prostitute.
Si tratta di un insieme di interventi , dal sequestro della macchina, alla denuncia per favoreggiamento della prostituzione, che, secondomolti ( dall'ex presidente della commissione giustizia, Giuliano Pisapia al Procuratore della Repubblica di Venezia, Carlo Nordio), vannooltrela legge in vigore, che non prevede la punizione del cliente. E qui vediamo già il primo effetto"schizogeno", produttore di disagio mentale, di queste prassi di polizia. La legge, infatti , deve essere chiara, ed uguale per tutti. Se si danno due interpretazioni diverse della legge, soprattutto penale, scatta il classico effetto psicologico del "messaggio contraddittorio". Vale a dire che la psiche del cittadinosi divide in due: metà crede a un'interpretazione della legge, metà all'altra. Le basi perché il conflitto si sviluppi, e diventi devastante,sono state messe. Dallo Stato.
I massimi sponsor di queste norme, l'attuale presidente del consiglio, Giuliano Amato,e il presidente della Camera, Luciano Violante, sostennero, quando chiesero il carcere per i clienti delle lucciole, che ciò era necessario per stroncare il traffico internazionale di donne. C'é da chiedersi, allora, come mai questi governanti non si diano da fare a legiferarein alcun modo sulla tratta delle ragazze. Infatti, come ha dichiarato la stessa relatrice della legge, l'onorevole Anna Finocchiaro (D.S.) "quando la legge arriva in commissione alla Camera, regolarmente la seduta salta perché siamo presenti in due: io, che sono la relatrice, e Gazzilli, di Forza Italia" . Se Amato, Violante, e gli altri, sono così preoccupati dai mercanti di schiavi, perché non fanno una legge contro di loro?Come ha detto il fratello di Antonello, il ragazzo che si é ucciso: "Non capiamo perché i carabinieri sequestrano la macchina di un bocia, e lasciano in strada le prostitute. E' come quando sequestrano le sigarette di contrabbando e lasciano libero chi le smercia." E soprattutto che le traffica, chi le fa arrivare suimarciapiedi delle città italiane.
C'éinsomma ildubbio che i probi governanti che chiedonola galera per i libertini, e le Autorità locali che ne hanno prontamente, e con ottimiincassi, seguito le indicazioni,trovino più comodo e d'"effetto" colpire il cliente, giàcriminalizzato dalla campagna di stampa, e terrorizzato dal senso di colpa e dalla paura dello scandalo,piuttostoche iltrafficante di donne, cheé un autenticocriminale internazionale. Farsi dare un milione dal primo é un gioco da ragazzi. Mentre far sloggiareil secondo é un po' più complesso. Inoltre, colpire davvero i mercanti significa anche rinunciare ai notevoli flussidi denaroche da essiprovengono.
C'é però un altro punto sul quale, come terapeuta, devo attirare l'attenzione. Antonello si é ucciso. Ma moltissime sono ormai le famiglie infrante, le persone che vivono in condizioni di estremo disagio psichico, per essersi imbattute,in quanto clienti di prostitute, oin quanto mogli, fidanzate, figli,in queste procedure dalla discussa legalità. Cherivelano un'assoluta non conoscenzadella psiche umana, ed in particolaredella psicologia della coppia. La coppia é fondata, infatti, anche sui rispettivi segreti. Che devono rimanere tali. Si pensi a una legge che recapiti ai mariti, alla sera, le registrazioni delle telefonate diurne delle mogli: buona parte delle unioni andrebbero in aria. Nonperchéoggi siamo una società libertina : é sempre stato così. Persino nel mito:Psiche, di notte, non deve guardare Eros. Quando lo fa, scopre il volto di un mostro, e lui, al mattino, se ne va. In molte fiabe alpine, la donnasi fa giurare dal pretendente di rinunciare a sapere il suo nome. E quando lui infrange il giuramento , lei lo abbandona.
Vivere assieme é bello, e difficile. E' possibile solo salvaguardando, per entrambi, delle zone di segreto. Se lo Stato si incaricadi pubblicizzare i segreti individuali non fa una gran furbata. Distrugge soltanto la famiglia, e i singoli individui che in essa trovavano identità, e amore.

(Da: Il Giornale, 10.9.2000)