Tossicodipendenza maschile come conseguenza dell'assenza del maschio iniziatore

Ci è accaduto di accennare, ultimamente, al legame fra tossicodipendenza (e delinquenza maschile) e difficoltà per il giovane uomo di trovare/costruire un senso alla propria esistenza.

Questa società, contrariamente a quanto si legge in analisi sociologiche che si fermano alle apparenze dei fenomeni ma che, tramite la loro divulgazione attraverso i media, formano la pubblica opinione, non è affatto fondata sull’archetipo maschile/paterno, bensì su quello della Grande Madre, entro la sfera d’influenza della quale anche il maschile ed il paterno assumono gli aspetti più deteriori e distruttivi.

E’ quindi con grande piacere che pubblichiamo questo articolo del dott. Maurizio Scaglia, operatore nel settore delle tossicodipendenze, apparso sulla rivista “Personalità e dipendenze”, e che l’autore ci ha autorizzato a riproporre sul nostro sito.

L’articolo, a nostro giudizio, chiarisce in profondità le dinamiche che portano dall’ esperienza della trasgressione, necessaria per il formarsi di un’identità maschile adulta che risponda a canoni normativi propri o comunque fatti tali, al caos ed alla disgregazione della personalità. Centrale in questa dinamica negativa, ci dice Scaglia, è l’assenza di una figura maschile adulta (il padre o un suo sostituto), che sappia porsi come riferimento accettato e “guidare” il giovane attraverso il difficile passaggio nella “terra di nessuno”, fra lo spazio psichico dell’infanzia, legato alla madre e all’accudimento, e quello del maschio adulto, legato al rischio, all’accettazione del limite ed allo spirito.

Si ripropone così, in modo forte, il tema dei riti d’iniziazione e della loro funzione psichica, la cui necessità rimane intatta. L’iniziazione, insomma, non è affatto un fossile arcaico e ormai inutile.

Questa credenza conformista è stata imposta culturalmente da uno pseudo/femminismo che ha creduto di individuare nell’annullamento di ogni espressione propria del mondo maschile e paterno, la strada per la liberazione della donna. Il risultato, contrariamente alle aspettative, è stato che oggi sia il maschile che il femminile più autentici sono impediti nella loro crescita. E lo sono proprio perché tutta la società moderna è caduta sotto il dominio del lato negativo della Grande Madre. Solo il ritorno del Padre, inteso come archetipo ma anche come funzione concreta nella società e nella famiglia, sarà in grado di liberare per davvero le energie e le potenzialità di entrambi i generi.

I Maschi Selvatici

[12 agosto 2005]