Cognome materno

Da Repubblica.it (27 luglio 2004) “Cassazione, i tempi sono maturi per il cognome materno ai figli."

Una sentenza della corte avanza dubbi di incostituzionalità delle norme del codice civile che impongono quello paterno

ROMA - Sono maturi i tempi affinché anche in Italia, così come avviene in molti altri paesi europei, ai figli possa essere attribuito il cognome materno. Lo sottolinea la corte di Cassazione con la sentenza 13298 in cui avanza un forte dubbio di incostituzionalità di tutte le norme del codice civile che impongono alla prole il cognome paterno (…)”

Nello stesso giorno in cui viene votata la riforma delle pensioni a carico dei soli maschi (perché le femmine potranno andarci alla stessa età prevista oggi - 57 anni) e giunge l'ennesima assoluzione dell'ennesima infanticida, ecco la Grande Notizia, che noi prevedevamo da sempre, accompagnata da affermazioni deliranti di filosofi ed antropologi entusiasti, felici di assistere alla distruzione di questo simbolo, il veicolo della maschilità nel mondo e della linea di continuità della coscienza nella storia.
Conclusione inevitabile di un processo in corso da almeno mezzo secolo (in realtà da prima). Non è una buona giornata, ma è evidente ormai che prima che il vento cambi direzione è necessario che questo processo giunga al suo avvitamento finale. Tutte le malattie hanno un loro decorso e quella di un'intera civiltà non può fare eccezione.
Seminiamo le nostre spore per la nostra libertà psicologica oggi e per quella individuale e sociale delle generazioni che ci seguiranno.

Ad altiora semper.

Rino