Referendum e legge sulla fecondazione assistita
La formica è un centauro nel suo mondo di draghi.
Strappa da te la vanità, non fu l’uomo
A creare il coraggio, o l’ordine, o la grazia.
Strappa da te la vanità, ti dico strappala!
Impara dal verde mondo quale possa essere il tuo posto.
E. Pound
Il comunicato con cui aderiamo all’appello per l’astensione ai prossimi referendum, non ha avuto necessità di una lunga gestazione. I maschiselvatici, fin dalla loro nascita alla fine degli anni ’90, considerano il tema della vita come fondante della propria identità e dell’azione che ne scaturisce, ritrovandosi spontaneamente uniti nelle considerazioni che seguono.
Le nostre discussioni di questi anni, ben prima che fosse varata la legge 40, non hanno fatto altro che approfondire ed arricchire la convinzione che nessuna giustizia sociale e nessuna libertà sono possibili, quando non si rispettino i primi, fondamentali diritti di ciascun appartenente al genere umano; il diritto di poter vivere e quello di godere di identico rispetto e dignità.
La Comunità, a maggior ragione, ha il dovere di tutelare questi diritti naturali nei soggetti che si trovano in situazione di oggettiva debolezza ed impossibilità di farli valere autonomamente, come nel caso degli embrioni e dei bambini. Non esiste nulla di antiscientifico o di “confessionale” in queste considerazioni, che vedono anzi la convergenza di filosofi e scienziati cattolici e laici, come ad esempio, ma ce ne sono molti altri, Habermas, Godin o Testart.
La legge 40 sulla fecondazione assistita non è forse la migliore possibile. Forse sarebbero stati sufficienti uno o due soli articoli in cui si prevedesse il divieto assoluto di manipolazione dell’embrione (se non a fini curativi dello stesso), perché contraria al rispetto e alla dignità della vita umana, ed in cui si affermasse con semplicità il diritto di ogni essere umano a conoscere le proprie origini ed a crescere con entrambi i genitori.
Tuttavia vi sono affermati alcuni principi che riteniamo fondamentali , e vengono posti importanti paletti a salvaguardia degli stessi.
Incombe su tutti noi la grande responsabilità della loro difesa, in mancanza della quale le possibilità offerte dalla moderna tecnologia aprirebbero la strada allo stravolgimento del modo con cui l’umanità percepisce se stessa e la successione fra le generazioni, costruito in millenni di storia e condiviso al di là delle differenze, con esiti incalcolabili
Da sempre diciamo che la modernità, col suo modello di civiltà sempre più artificiale, sta allontanando l’uomo (maschio e femmina) dai suoi più profondi istinti vitali. Con la fabbricazione artificiale della vita si sta compiendo l’ultimo atto del processo della sua separazione dal mondo della natura e del Sacro in favore di modelli di produzione astratti, con lo scopo di controllarla e gestirla. Scrive Michel Foucault: “E’ sulla vita e lungo tutto il suo svolgimento che il potere [secolarizzato] stabilisce la sua presa…”.
I Maschiselvatici , osteggiando questo potere e le sue articolazioni politiche e commerciali, sono dalla parte del vivente. “L’avvicinamento al mondo selvatico – scrive C. Risé – porta ad un atteggiamento sociale consapevole dell’eguale valore di ogni essere umano, e a una comprensione del significato morale del piacere”.
Questo è il pasto equamente servito, questo è il cibo per la fame naturale.
E’ per il giusto quanto per il perverso
Non tollero che una sola persona sia trascurata o esclusa,
la mantenuta, il parassita, il ladro sono dunque invitati,
lo schiavo dai labbroni è invitato, il venereo è invitato,
non vi sarà differenza tra esso e gli altri.
W. Whitman
1 marzo 2005
Comunicato
L’Associazione Culturale Maschi Selvatici
presa visione
della posizione del Comitato «Scienza & vita» per la legge 40/2004 che di fronte alla prossima convocazione referendaria intesa a modificare in senso peggiorativo le “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita” (L. n. 40 del 19 febbraio 2004), pur riconoscendo nel referendum uno strumento di democrazia, lo ritiene in questo caso del tutto inadeguato per la tipologia e la complessità della materia e per la formulazione equivoca dei quesiti che propone,
riconoscendo innanzitutto che
la vita umana è sacra, e quindi inviolabile e indisponibile,
nella convinzione che
la dignità della vita umana e il suo valore assoluto siano i principi da cui deve scaturire l’etica di ogni comportamento individuale
e di ogni scelta sociale e politica,
tenuto conto del fatto che
la vita della persona umana inizia al momento del concepimento e che quindi l’essere umano concepito è persona umana soggetto di ogni diritto, a partire dal diritto alla vita, di cui devono essere garantiti sotto ogni profilo la protezione, la conservazione e lo sviluppo integrale,
denunciando che le tecniche di fecondazione artificiale
– comportano, per la loro realizzazione, l’uccisione di esseri umani allo stato embrionale;
– sono sostenute da (e propongono) un progetto antropologico svilente la dignità della persona umana e della sua procreazione;
– procedono con la considerazione della vita umana come mero oggetto, producibile e manipolabile, a disposizione delle finalità imposte dalle tecniche biologiche;
– producono una deriva autoritaria ed eugenetica, peraltro già in atto, in cui la cura e la tutela della vita umana nascente non sono garantite.
comunica la propria astensione dalla partecipazione al voto nella suddetta convocazione referendaria
e
chiama i visitatori del sito www.maschiselvatici.it al boicottaggio dei referendum ostili alla vita.