Maschi selvatici. I canti. (27.04.00)
Si sentono voci che hanno intonato un bel canto,
un coro che si è alzato forte pieno di armonia,
con voci e canti diversi di:
poeti che cantano di padri distratti fragili e forti,
che tendono la mano ad altri padri;
un inno di guerra, madido di sudore,
che richiama nuovi eroi all'assalto della roccaforte
pregustando orgiastici stupri su femmine,
private delle loro corazze;
un canto solitario, tragico, dove il dolore della memoria
si cala nello oscuro profondo abisso
per toccare il fondo dell'amore;
un canto elegiaco di fiori selvatici
che si eleva al passare del treno
che ti porta lontano... là dove i morti intonano il loro canto
che è il nostro canto
Nobis ,se volete, A noi! c'è già stato.
Michele