Davide Giandrini: sul fare arte selvatica

Occorrono ragioni profonde
Come radici
Per fare bene le cose.

O quantomeno,
Per impegnarsi seriamente
Nel tentativo
Di baciare la Bellezza.

Diffido dunque della cosiddetta arte sociale e politica, sempre impantanata nel pensiero ideologico: penso abbia in sé poco oltre l’orizzontale limitato.
Roba da criceto che corre nella gabbietta rotante.
Del potere.

All’opposto io credo, che l’oggetto Poetico porti in sé l’interesse per il verticale, il desiderio di fare l’amore con il Silenzio.

DAVIDE GIANDRINI