La Grande Puttanata: Il Grande Fratello

Nella corsa verso l'abbrutimento generale, si è segnalato un nuovo avvenimento mediatico: l'arrivo anche in Italia di Big Brother, la trasmissione che filma in diretta 24 ore su 24, dei volontari bisognosi di essere guardati per sentirsi in vita.

www.maschiselvatici.it presenta su questa GRANDE PUTTANATA due commenti: uno di Peter Weir, l'altro di Claudio Risé.

Peter Weir e il Grande Fratello

Peter Weir è un Maschio Selvatico ad Honorem. Il suo film " L'ATTIMO FUGGENTE" è una delle più grandi lezioni di libertà e di educazione alla scoperta di sè date dal cinema mondiale. Ecco cosa ha detto dei programmi tipo Il Grande Fratello a Roberta Pasero, de Il Giornale.

D-Mr. Weir, lei ha girato The Truman Show. Perchè la gente fa a gara per essere spiata 24 ore su 24 dalle telecamere?-

R-Davvero bizzarro: il mio film era una satira su qualcosa che pensavo non potesse accadere. E invece ci troviamo a vivere in un'epoca di voyeurs saturi di immagini dove vale la massima: vedo e dunque sono.Si aspetta che accada qualcosa, non si sa nemmeno cosa, che qualcuno si spogli sul teleschermo, per esempio, o che annulli ancora di più la nostra capacità di sentire.-

D-Che colpe ha la televisione?-

R-Io non la vedo. Soprattutto non guardo i notiziari, che sono il peggio della televisione. E non acquisto più nemmeno i giornali. Perchè in tutto il mondo, compresa l' Australia, i mass media giocano spudoratamente con le emozioni, la disperazione, le lacrime, e diventano colpevoli della morte dei sensi.In questo modo nessuno sente più nulla e tutti ci trasformiamo in carta da parati.-

D-Il finale quale sarà?-

R-Quello degli snuff movies, staremo tutti ad aspettare di assistere alla morte in diretta.-

D-La tv certo, ma ma vi sono anche altre autorità costituite che vogliono pianificare la nostra vita, lei ne ha parlato spesso nei suoi film.-

R-Io ho un bisogno profondo di sentirmi libero, ho sempre avuto difficoltà a sopportare le autorità, a cominciare da quelle scolastiche, che volevano governare la mia vita. Da giovane provocavo, ora ho sempre voglia di cacciarmi nei guai: per esempio quando passo la frontiera guardo dritto negli occhi i doganieri, aspetto che mi domandino perchè voglio entrare in un determinato Paese, per rispondere che sono fatti miei.-

D-Tra autorità e pianificatori di sentimenti, che cosa rischia l'umanità?-

R-Credo che il mondo occidentale sia esausto, addormentato,sfinito. Nessuno ha più voglia di fare sforzi. Tutti così stressati, con le tecnologie che hanno spento la volontà. Con il tempo che sembra essersi dissolto nel nulla: non c'è più tempo per nulla, nemmeno per amare. Non ci resta che arrancare, giorno per giorno.-

D-Il suo prossimo film sarà ancora ribelle?-

R.-Guardando l'Etna, qui a Taormina, mi sono reso  conto che i registi sono come vulcani: estinti, dormienti e attivi. Al momento io sono nella fase dormiente. Ma l'oscillografo si sta muovendo e sento che sta per avvenire un'altra grande esplosione.

(Da Il Giornale, 9.7.2000)