Le misteriose (e sorprendenti) strade della paternità

Il Giornale del 22 febbraio, a firma G. De Bellis, racconta una storia che potrebbe essere la fantasiosa trama di un film o di un romanzo, ma che invece è reale e fa pensare.
Sul finire degli anni ’70, in Australia, due giovani diciannovenni si amano e lei rimane incinta.

Contrariamente però a tante altre volte, il padre non vuole che la ragazza abortisca, e le propone di portare a termine la gravidanza per affidare poi il bambino a genitori adottivi. Lei accetta e così Daniel, questo il nome del bimbo, viene adottato dai coniugi O’Connor. Quando, dopo 27 anni, la madre adottiva svela a Daniel la verità, il giovane inizia la ricerca dei genitori naturali. Trova prima la madre, ora attrice, che gli indica il nome del padre. Fin qui nulla di originale, se non la scelta, significativa considerando anche i tempi in cui avvenne, di preferire la vita e il turbamento di sapere un proprio figlio vivo in qualche parte del paese, piuttosto che il lutto dell’aborto.
Il fatto è, però, che Daniel scopre di conoscere bene l’uomo che gli ha dato la vita. E’ Tony Abbott, ministro della Sanità dell’Australia, che il giovane ha visto decine di volte in qualità di tecnico del suono dell’emittente televisiva Abc, ed anche ripetutamente toccato per aggiustargli il microfono in occasione delle tante conferenze stampa e interviste del ministro. Uno choc per Daniel, che però prima di Natale si è incontrato col padre, questa volta senza microfoni, ed ha conosciuto sua moglie e le tre nuove sorelline, dal canto loro eccitate e felici di avere un fratello.
Un caso? Può essere, la ragione ci dice anzi che è sicuramente così. Ma noi, che sappiamo non essere fatti di sola razionalità , preferiamo pensare che abbia operato un istinto misterioso. E che l’inconscio abbia spinto in qualche modo il giovane Daniel a fare quelle scelte di vita che gli hanno consentito di conoscere e toccare ripetutamente proprio quell’uomo. Jung parlerebbe forse di un fenomeno di sincronicità, che sottende un rapporto reale ma indimostrabile coi puri strumenti logici di causa/effetto. Più modestamente, a me sembra di scorgervi una ricompensa che la vita salvata ha voluto offrire a quel padre.

A. Ermini

[28 febbraio 2005]