Bastonare i padri. Ci si mette, purtroppo, anche Telefono azzurro

A cura di Armando Ermini

 

Questa è l’immagine che appare sulla home page di Telefono Azzurro, la più nota associazione per la difesa dei bambini da ogni forma di violenza, per invitare i contribuenti a destinare il 5 per mille all’associazione.

telefono azzurro

 

E così, dopo i famigerati manifesti della CGIL bresciana del 2008 , … anche Telefono Azzurro non trova di meglio, per racimolare fondi, che avallare l’immagine del padre violento. La cosa sarebbe grave anche se fosse vero che la maggior parte delle violenze sui bambini sono compiute dai padri, perché si tratterebbe comunque di una minoranza di uomini devianti che, per sentirsi forti e rispettati, si accaniscono coi più indifesi. La stragrande maggioranza , per fortuna, ha invece un rapporto coi propri figli del tutto normale. Si legge spesso, anzi, che uno dei problemi del nostro tempo è la perdita di autorità paterna (cosa del tutto diversa dalla violenza), e l’ eccessivo permissivismo. Accomunare gli uni e gli altri nell’indeterminata figura del papà violento nuoce enormemente all’immagine che del padre si fanno i figli ed anche all’autostima paterna.
Ma la cosa ancora più grave e distorsiva del fenomeno della violenza sui bambini è che non è affatto vero che sono i padri gli artefici maggiori di essa.
Ci siamo già occupati della questione per mostrare che il fenomeno coinvolge le madri almeno quanto i padri. Oggi è disponbile una ricerca Usa che ci dice il contrario di quanto l’immagine usata da Telefono Azzurro adombra.

VIOLENZA SUI BAMBINI

Per quanto riguarda la violenza sui bambini, le ricerche americane mostrano che è principalmente operata dalle madri (31.5% dei casi), da entrambi i genitori (21.3%), dalle madri ed altri (16.3%), dai padri (10.7%).

La figura è tratta dal National Child Abuse and Neglect Data System, ed altre ricerche trovano risultati simili.
Tratto da: http://www.comunicazionedigenere.com/2010/09/18/violenza-donne-dati-veri/
Dunque quell’immagine di Telefono Azzurro sarebbe dovuta essere al femminile, non al maschile. Sia chiaro, sarebbe stato grave lo stesso e saremmo stati comunque in disaccordo profondo e irriducibile con un modo di fare campagna pubblicitaria che imprime uno stigma di infamia, chiunque ne fosse la vittima. Ma almeno sarebbe stata più conforme al vero. La verità è che se davvero si vuole limitare il fenomeno violenza, verso chiunque, si deve partire da una analisi veritiera dei dati per capirne le origini e le motivazioni, non da assunti ideologici, guarda caso sempre a senso unico.
Evidentemente si pensa che bastonare i padri, colpevolizzarli a oltranza, paghi in termini economici e d’immagine. Calcolo miope, di cui a pagarne le spese saranno proprio coloro che si vuole difendere, i bambini.