Annega nell'Adda per salvare i figli

I bimbi sono poi stati portati a riva da 2 bagnanti.

Annega nell'Adda per salvare i figli.Operaio di Pioltello (Milano) si tuffa anche se non sa nuotare e viene travolto dalla corrente.
PIOLTELLO - Si è buttato in acqua per aiutare i figli in difficoltà, anche se non sapeva nuotare, ed è annegato. È morto così, nelle acque dell’Adda, Angelo Martinelli, un operaio quarantenne di Pioltello, residente in via Rugacesio. E la tragedia che si è compiuta in un pomeriggio di svago poteva assumere proporzioni ancora più drammatiche se la moglie, i figli e un’amica della vittima non fossero stati salvati da due giovani che si trovavano sulle sponde del fiume. Ieri mattina, Angelo e Anna Maria Martinelli erano arrivati nella frazione Canadi di Spino d’Adda, in provincia di Cremona, per trascorrere una giornata di riposo in compagnia. Con loro c’erano i figli, Gabriele di 13 anni e Gaia di 6, e un’altra coppia con due bambini.
Verso le due di pomeriggio, i ragazzini sono entrati nel fiume per giocare e rinfrescarsi. In quel punto, proprio sotto il vecchio ponte, l'acqua sembrava bassa. Fatti pochi metri, a uno dei bambini è sfuggita dal piede una scarpa che è stata trascinata via dalla corrente. I bimbi hanno cercato di recuperarla, ma la corrente ha cominciato a portare lontano anche loro. Spaventati, i piccoli hanno cominciato a urlare e sono riusciti ad aggrapparsi a uno dei pilastri del ponte. Dalla riva, i familiari si sono accorti di quanto stava accadendo e si sono buttati in acqua per tentare di portare i figli in salvo. La prima a entrare nel fiume è stata la trentenne croata amica della coppia milanese, dietro di lei Angelo Martinelli, poi la moglie.
Tutto è precipitato in un attimo. L’uomo è scomparso dalla vista in pochi secondi, sommerso dall'acqua, sotto gli occhi dell’intera famiglia. Le urla concitate delle donne hanno richiamato l'attenzione degli altri bagnanti, che si trovavano sulla sponda del fiume.
Carmine Lieto, 22enne barista milanese che vive a Spino d'Adda, e Massimiliano Frigoli, operaio di 38 anni, si sono subito tuffati nel fiume. I due hanno riportato a riva i ragazzi e hanno aiutato le due donne. Poi, hanno cercato di recuperare anche Angelo Martinelli.
Hanno scandagliato la zona, attorno al punto nel quale il milanese era scomparso. Ma non c'è stato nulla da fare. Sotto i pilastri l'acqua è profonda anche 6-7 metri e la corrente è forte. Mentre i due giovani continuavano nelle ricerche, sono arrivati carabinieri e sommozzatori dei vigili del fuoco, allertati da altri bagnanti. Poche ore più tardi, verso le 16, il cadavere di Angelo Martinelli è stato recuperato a pochi metri dal luogo dove era affogato. Ad attenderlo sulla sponda la sua famiglia, distrutta dal dolore.
Rosaria Brusaferri
Pubblicato in http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/06_Giugno/13/annegamento.shtml