Put the boot in
La voce della grande madre.
Il quotidiano Bresciaoggi, in un articolo dal titolo: "E' il momento del dilagante "Girl Power", riporta la fotografia del manifesto pubblicitario della Lee aggiunge: "In Gran Bretagna la donna non si accontenta più di ottenere il potere, vuole dominare gli uomini, metterli in ridicolo,umiliarli. Una tendenza che si riflette clamorosamente in campo pubblicitario. Da qualche anno la televisione, i muri delle case e i giornali inglesi traboccano sempre più di spot pubblicitari, poster e inserzioni che hanno come tema la degradazione dell'uomo, ridotto ad un oggetto di derisione. Con simili slogan e immagini si vende di tutto, dalle automobili alle scarpe, dai blue-jeans alle calze, alle mutande. E le statistiche provano che le donne sono attratte maggiormente da simili pubblicità che da quelle tradizionali."
LA RISPOSTA DEI MASCHI SELVATICI
Questa tendenza si sta diffondendo in tutto l'Occidente e gli inglesi fanno scuola presso le agenzie pubblicitarie che operano in Italia. Così, da qualche tempo, anche in Italia le storie messe in scena negli spot televisivi sempre più spesso presentano in comune, pur nella diversità delle merci da reclamizzare, unasupermerce, una sorta di prodotto supremo dal quale traggono luce e forza irresistibile tutti gli altri prodotti: si tratta della figura diun maschio umiliato e degradato che, in rapporto alla donna, risulta colpevole, incapace, dipendente, irresponsabile, sottomesso, violentato. Chi vuole può provare a videoregistrare o a richiedere alle agenzie di pubblicità le storie più significative relative a questa tipologia di messaggio: il risultato che otterrà è un filmato di oltre mezz'ora la cui unica finalità è quella di demolire la figura del maschio e del padre. Questi spot passano per decine di volte al giorno davanti agli occhi di bambini e adolescenti. E' facile immaginare con quali conseguenze sullo sviluppo della loro personalità.